I fotografi

I fotografi per i quali è stato possibile reperire maggiori informazioni sono Giulio Miniati e Ilario Bessi, i cui archivi, dichiarati di notevole interesse culturale, sono stati oggetto di mostre e pubblicazioni. Degli altri importanti fotografi attivi a Massa e a Carrara, alcuni dei quali scomparsi pochi anni fa, come Andrea Leone e Umberto Mussi, si spera di poter ricostruire l'opera, per adesso nota in modo molto frammentario, attraverso l'individuazione e la consultazione dei loro archivi; per essi le scarne notizie qui fornite sono per lo più tratte da articoli di giornale scritti in occasione della loro morte.

Giulio Miniati (1880 - 1966)

Nato a Firenze, lavorò da giovane presso lo studio fotografico dei Fratelli Alinari. Nel 1904 si trasferì a Massa per lavorare nello studio del fotografo pisano Guglielmo Della Nave, in via Cavour. Nel 1908 aprì un proprio studio in piazza Umberto I (l'attuale piazza Aranci) e da allora documentò fedelmente la vita della città di Massa, comprese le devastazioni della seconda guerra mondiale e la successiva opera di ricostruzione. Il suo archivio è stato dichiarato di interesse storico particolarmente importante dalla Soprintendenza Archivistica e Bibliografica della Toscana.


Ilario Bessi (1903 - 1986)

Il fotografo carrarese Ilario Bessi fu attivo in un lungo arco cronologico che va dagli anni Venti agli anni Ottanta del secolo scorso. Il suo archivio, dichiarato di interesse storico particolarmente importante dalla Soprintendenza Archivistica e Bibliografica della Toscana, è caratterizzato da una straordinaria varietà di soggetti fotografati, frutto del lavoro svolto da Bessi sia su commissione (pubblica e privata) sia come professionista indipendente: industria e lavoro, colti nella loro evoluzione (con riferimento non solo al settore chiave dell'economia apuana, quello marmifero, ma anche ad altre fabbriche insediate nel corso del tempo nella Zona Industriale Apuana), arte, architettura, urbanistica, edilizia pubblica e privata, sport, natura e ambiente. Sia in qualità di fotoreporter del quotidiano "La Nazione" che come fotografo indipendente, Ilario Bessi documentò inoltre tutti i principali avvenimenti della vita politica, sociale e culturale del territorio apuano e ritrasse non solo personalità di spicco e momenti ufficiali ma anche volti e scena di vita quotidiana di persone di diversa estrazione sociale. Le sue fotografie sono quindi una preziosa testimonianza delle trasformazioni che hanno interessato il paesaggio naturale e urbano, il mondo del lavoro, la società e il costume del territorio apuano durante i sessant'anni circa di storia compresi nell'arco cronologico indicato.
La molteplicità degli ambiti tematici in cui Bessi svolse la propria attività trova riscontro nell'Archivio storico fotografico dell'ex Apt di Massa che conserva numerose stampe del fotografo, realizzate su commissione dell'ente turistico, come risulta da altra documentazione.


Umberto Leone (periodo di attività: prima e seconda metà sec. XX)
Andrea Leone (1930 - 2015)

Umberto Leone e il figlio Andrea avevano lo studio fotografico in via Alberica a Massa. Umberto fu fotografo all'Arsenale di La Spezia. A lui si devono molte delle fotografie relative alle devastazioni che Massa subì durante il secondo conflitto mondiale. Il figlio Andrea fu attivo dagli anni '50 del secolo scorso fino agli anni Duemila.

Umberto Mussi (1935 - 2015)

Fotografo e pittore, la sua collaborazione con l'ente turistico di Massa iniziò alla fine degli anni Sessanta del secolo scorso e si protrasse per tutti gli anni Novanta.

Mauro Begali ("Michelino", 1926 - 2017)

Importante fotografo di Carrara, Mauro Begali era noto come Michelino, dal nome dello studio fotografico fondato nel 1923 dal nonno Michele Casseri. Attivo dal secondo dopoguerra, si specializzò nella fotografia sportiva (fu fotografo ufficiale della squadra di calcio della Carrarese) ma praticò anche altri generi (ritratti, vedute, eventi etc.), documentando così la storia di Carrara e in generale del territorio apuano.

Raffaele Nizza (1937 - vivente)

Nato a Marsala e diplomatosi in fotografia a Roma, approdò a Massa in occasione del servizio militare. Dopo aver lavorato per un periodo presso lo studio del fotografo Francesco Giusti, negli anni Sessanta aprì uno studio fotografico personale e iniziò a collaborare con i quotidiani "Il Telegrafo", "La Nazione sera", "Sorrisi e canzoni", "Ansa" e altre riviste. Alla fine degli anni Settanta si trasferì sotto le logge della Curia vescovile di Massa, nell'attuale via Francesco Zoppi, intensificando la propria collaborazione con il settimanale della diocesi "Vita Apuana". Raffaele Nizza lavorò anche per l'ente turistico di Massa, che gli commissionò, ad esempio, servizi fotografici sul fenomeno dell'erosione della spiaggia di Marina negli anni '60-'70.

Fotocolor Milano

Molte fotografie commissionate dall'ente turistico di Massa alla fine degli anni Sessanta e negli anni Settanta del secolo scorso furono realizzate dallo studio "Fotocolor Milano" situato a Massa in via Cavour n. 11, come si evince dai timbri presenti sul verso delle fotografie.